Profilo Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma

5Aprile
2022
Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Tempi di attesa molto lunghi e sale di attesa strapiene sono per i nostri pazienti e per noi una situazione poco gradevole. Per questa ragione il Dott. Alessandro Arturi offre serietà e competenza cercando sempre di venire incontro alle esigenze del paziente e servendosi di strumenti medici moderni e all’avanguardia. La sua preparazione inoltre è dimostrata dal percorso di studi specialistici e dalla formazione professionale. Inoltre l’attività ospedaliera gli consente di essere sempre al passo con tutte le innovazioni e le ricerche scientifiche in corso. Per ulteriori informazioni o per prenotare una visita, consulta la sezione Contatti

5Aprile
2022
Curriculum Dr Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Responsabile UOS (Unità Operativa Semplice) Chirurgia Oncologica Mininvasiva Ospedale SAN PIETRO FATEBENEFRATELLI, Via Cassia 600, 00189 ROMA Dal Maggio 2004 ad agosto 2009 Dirigente Medico I livello presso UOC di Chirurgia d’Urgenza Ospedale San Pietro Fatebenefratelli Da Settembre 2009 a Dicembre 2017 Dirigente Medico I livello presso UOC di Chirurgia Generale e d’Urgenza Da Gennaio 2017 al 31 Dicembre 2019 Responsabile IPAS Chirurgia Epato-Biliare e Pancreatica Dal Gennaio 2020 Responsabile UOS (Unità Operativa Semplice) Chirurgia Oncologica Mininvasiva Ospedale SAN PIETRO FATEBENEFRATELLI, Via Cassia 600, 00189 ROMA Curriculum Dr Alessandro Arturi Responsabile UOS (Unità Operativa Semplice) Chirurgia Oncologica Mininvasiva Ospedale SAN PIETRO FATEBENEFRATELLI, Via Cassia 600, 00189 ROMA Competenze Chirurgia OncologicaChirurgia MininvasivaEndocrino ChirurgiaChirurgia Parete Addominale Chirurgia Epato Biliare e Pancreatica Chirurgia Colo RettaleProctologia Esperienza Responsabile UOS Chirurgia Oncologica MininvasivaOspedale San Pietro FBF RomaGennaio 2020 – Attuale • Ho partecipato attivamente alle riunioni ed hoc ontribuito a creare nuovi protocolli terpeutici. Responsabile IPAS Chirurgia Epato Biliare e PancreaticaOspedale San Pietro FBF RomaGennaio 2017 – Dicembre 2019 Ho imparato e perfezionato l’utilizzo di nuovi strumenti chirurgici presso lo European Surgical Institute di Amburgo (Germania)Ho acquisito nel corso degli anni un’ottima conoscenza della chirurgia laparoscopica avanzata […]

5Aprile
2022
Tumori del colon retto – Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli – Roma – Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Adenocarcinoma del colon. Il carcinoma del colon retto rappresenta una delle più frequenti cause di morte per neoplasia nei paesi occidentali. La sua incidenza è in aumento in tutto il mondo ed in Europa vengono diagnosticati ogni anno 200.000 casi. Adenocarcinoma del colon Tale neoplasia è rara prima dei 40 anni, presentandosi più frequentemente intorno ai 60 anni. L’incidenza nei due sessi non mostra differenze per quanto riguarda la localizzazione colica, mentre a livello rettale sembra essere leggermente più frequente nel sesso maschile. Le sedi più colpite sono il retto (50% dei casi) ed il sigma (20% dei casi), il colon ascendente ed il trasverso con la flessura splenica sono interessati rispettivamente nel 16% e nell’8% dei casi. Per tale motivo la prevenzione ha una funzione importantissima per una diagnosi precoce favorendo così una terapia efficace e risolutiva. Se hai 50 anni e se hai in famiglia qualcuno che ha avuto un carcinoma del colon-retto, ricorda di sottoporti ad una visita specialistica proctologica e ad […]

5Aprile
2022
Calcolosi della colecisti – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica I calcoli della colecisti rappresentano una situazione caratterizzata dalla presenza di formazioni dure simili a sassi, di dimensioni variabili da pochi millimetri a qualche centimetro, all’interno della colecisti (o cistifellea). È una malattia assai frequente, presente nel 10-15% della popolazione adulta in prevalenza nel sesso femminile. Si associa spesso con gravidanze multiple, obesità o rapidi cali ponderali. Ci sono 2 tipi fondamentali di calcoli: calcoli di colesterolo (rappresentano il 70% dei casi nei Paesi Occidentali)calcoli pigmentati (distinti in bruni o neri) I SINTOMI Molti dei pazienti con litiasi biliare rimangono senza sintomi per molti anni (circa il 50-70%) e possono anche non svilupparne mai alcuno. In altri casi i calcoli possono causare sintomi o complicanze anche severe, come la colecistite acuta, l’empiema della colecisti, le angiocoliti o la pancreatite acuta. Il sintomo più comune è la colica biliare postprandiale ossia un dolore all’epigastrio ed in taluni casi anche sotto costale destro o al fianco destro associato più o meno a nausea e a vomito. La colica biliare […]

5Aprile
2022
La chirurgia addominale. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica La chirurgia addominale è quella branca della chirurgia generale che si occupa in modo specifico di tutte le malattie (benigne e maligne) degli organi addominali quali fegato, pancreas, stomaco, intestino tenue e della parete addominale (ernie inguinali, ombelicali, ernie della parete addominale e laparoceli). E’ ormai da più di un ventennio che l’approccio chirurgico nella chirurgia addominale può essere distinto in due tipi: laparoscopico (o mini invasivo) e laparotomico (mediante un taglio incisionale sulla parete addominale). La laparoscopia (vlc-videolaparochirurgia) o anche detta celioscopia è una tecnica chirurgica che prevede l’esecuzione di un intervento chirurgico addominale senza apertura della parete. Essa sfrutta, come nell’endoscopia, uno strumento dotato di una telecamera che trasmette a un monitor le immagini dall’interno dello spazio esaminato. Attraverso dei piccoli fori effettuati nella parete addominale si inseriscono delle canule (trocars) dentro cui si inseriscono dei sottili strumenti chirurgici quali pinze, forbici, suturatrici, porta aghi, ecc. Per fare tutto ciò è fondamentale introdurre un gas (CO2) all’interno dell’addome (peritoneo) tale da creare uno spazio tra la parete addominale e gli organi ivi compresi (pneumoperitoneo) per […]

5Aprile
2022
Tumori dello stomaco. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica I tumori dello stomaco originano nella maggior parte dei casi dalla mucosa (la parte più interna della parete gastrica) e vengono definiti adenocarcinomi; meno frequentemente nascono dagli strati più profondi della parete (GIST, sarcomi), dal tessuto linfatico (linfomi) e, più raramente, da cellule che producono ormoni (carcinoidi). E’ uno dei tumori maligni più frequenti; rappresenta ancora la seconda causa più comune di morte per tumore nel mondo, ed il 30% delle morti oncologiche. È piuttosto raro che il tumore allo stomaco colpisca soggetti con meno di 40 anni (solo il 5% di tutti i casi) e la frequenza della malattia aumenta nelle età successive, raggiungendo l’incidenza più alta intorno ai 70 anni maggiormente più gli uomini che le donne. Il tumore gastrico ha una sua distribuzione geografica: l’incidenza è più alta nei paesi asiatici (Giappone, Cina, Corea) e generalmente bassa nei paesi occidentali (USA, Europa). L’Adenocarcinoma Gastrico, crescendo, coinvolge precocemente i linfonodi adiacenti lo stomaco e solo più tardivamente può invadere organi vicini, come il pancreas, il colon, […]

5Aprile
2022
La chirurgia epatica. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica La chirurgia epatica, sin dagli anni ’80, e’ stata riconosciuta come il trattamento gold standard delle metastasi colo-rettali. la resezione radicale era considerata l’unica opzione terapeutica potenzialmente curativa. dopo piu’ di trent’anni questo concetto è ancora valido. La resezione epatica è ormai universalmente riconosciuta come il trattamento gold standard delle metastasi colo-rettali. i tassi di sopravvivenza a 5 anni dopo resezione radicale oscillano tra il 40 ed il 60%. I risultati vengono pero’ ridimensionati dal rischio di una recidiva che si presentera’ in circa il 60% dei pazienti nel corso del follow up, in genere entro due anni dalla resezione epatica. Le recidive, anche extra epatiche, sono trattate aggressivamente, ogni qual volta possibile, mediante chemioterapia e ri-resezione. La letteratura è concorde nel riportare una sopravvivenza dopo ri-resezione perfettamente sovrapponibile a quella dopo la prima resezione, sempre che sia radicale. L’uso dell’ecografia intraoperatoria è di fondamentale importanza nel trattamento delle resezioni epatiche. L’ecografia intraoperatoria rappresenta, per il chirurgo che si appresta ad eseguire un intervento di resezione epatica, […]

6Aprile
2022
Resezione epatica e informazioni sull’intervento. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli a Roma – Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Tipologia di resezione La possibilità di asportare porzioni più o meno ampie senza compromettere la funzione del fegato residuo dipende dalla particolare anatomia dei vasi sanguigni e biliari all’interno del fegato. Il fegato è suddivisibile in otto distinte porzioni dette segmenti epatici. I vasi sanguigni e biliari entrano nel fegato in un’unica area detta ilo epatico, e si biforcano immediatamente per irrorare le due metà dell’organo, emifegato destro e sinistro, che sono autonome l’una dall’altra. All’interno di ogni emifegato poi i vasi si dividono ulteriormente per irrorare i segmenti, quattro per l’emifegato destro e tre per quello sinistro. Esiste infine un segmento autonomo, detto lobo caudato che si trova posteriormente ai due grandi lobi. Grazie a questa particolare struttura del fegato che si possono effettuare svariati tipi di resezione epatica a seconda del singolo caso. E’ possibile asportare: un emifegato (lobectomia o epatectomia destra o sinistra); un segmento (segmentectomia); due segmenti contigui (bisegmentectomia o settoriectomia); più segmenti, anche distanti tra loro (segmentectomie multiple); […]

6Aprile
2022
Le ernie addominali. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli a Roma – Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Per ernia si intende la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene attraverso un orifizio o un canale anatomico o comunque attraverso una soluzione di continuo. Le ernie addominali interessano quasi il 10% della popolazione in italia, ed è la patologia soggetta ad intervento chirurgico più frequente, anche se una parte della popolazione non ricorre alle cure mediche. Molte persone, infatti, per timore dell’intervento chirurgico, sopportano sintomi più o meno gravi che spesso tendono a peggiorare con i mesi. È importante ricordare il pericolo di un aggravamento improvviso, che, molto spesso, esige l’intervento chirurgico d’urgenza aumentando le complicanze dell’intervento stesso. La riparazione di un’ernia addominale senza complicanze è invece, un’operazione semplice, veloce e poco invasiva, che pone fine ai disturbi che l’ernia provoca ed evita la probabilità di futuri imprevisti. Un’ernia particolare è quella che si fa strada in corrispondenza della cicatrice di una pregressa ferita laparotomica; in questo caso si parla di laparocele. Le ernie possono essere distinte in: riducibili: quando il contenuto […]

6Aprile
2022
Ernioplastica con PAD. Ernie inguinali della parete addominale. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli a Roma – Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Per ernia si intende la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene attraverso un orifizio o un canale anatomico o comunque attraverso una soluzione di continuo. Il trattamento delle ernie avviene attraverso il posizionamento di una mesh (rete) di polipropilene. Ernie addominali: interessano i visceri addominali mobili e sono ernie esterne. Sono le forme più frequenti manifestandosi nel 5-6% della popolazione. Il meccanismo di formazione dell’ernia richiede delle situazioni predisponenti come appunto una malformazione o una assottigliamento/debolezza della parete. Condizione scatenante legata all’aumento della pressione endo-addominale che, spingendo i visceri contro le porte erniarie, ne favorisce la fuoruscita. Ernioplastica con PAD La PAD 10 si propone come tecnica di ricostruzione della parete indipendentemente da tutte le variabili anatomiche riscontrate al tavolo operatorio (debolezza o apertura della fascia trasversalis; anello inguinale interno lasso o anatomicamente largo dopo la riduzione dell’ernia) La PAD 10 rispetta tutte le strutture anatomiche piu’ delicate (elementi del funicolo, m. cremastere) e rinforza le strutture di […]

6Aprile
2022
Ernia ombelicale. Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Ospedale San Pietro Fatebenefratelli. L’ernia ombelicale è la fuoriuscita di parte di viscere o di grasso omentale (intra addominale) attraverso la cicatrice ombelicale. Il contenuto addominale (anse intestinali o tessuto grasso) si fa strada attraverso l’ombelico, che è una zona di debolezza congenita della parete addominale. È più frequente in persone obese e in presenza di ascite (liquido libero in cavità addominale) ed altri fattori predisponenti, ma è presente in entrambi i sessi ed a tutte le età. Inizialmente può essere piccola, ma gradualmente tende ad aumentare di dimensioni, fino a raggiungere grandi dimensioni. Di solito lquesto tipo di ernia di piccole dimensioni contiene solo grasso dell’interno dell’addome, ma via via che aumenta di dimensioni nell’ernia può impegnarsi anche l’intestino tenue, diventando una ernia a contenuto intestinale. Diagnosi di ernia ombelicale La diagnosi di ernia ombelicale in genere si fa perché è presente una tumefazione rotondeggiante in corrispondenza della cicatrice ombelicale, di consistenza molle elastica ed è quasi sempre clinica mediante l’esame obiettivo del paziente. Complicanze dell’ernia ombelicale L’ernia ombelicale, come tutte le ernie, può andare incontro a complicazioni e le più frequenti complicazioni sono: l’incarceramento,l’intasamento erniario,lo strozzamento erniario. Queste complicanze possono […]

6Aprile
2022
Chirurgia dei laparoceli. Dr. Alessandro Arturi chirurgia addominale a Roma Ospedale San Pietro Fatebenefratelli.Per laparocele si intende un’ernia della parete addominale (gli anglosassoni la defiiscono “incisional hernia” – buco della parete muscolare addominale all’interno del quale si sono incuneati dei visceri) insorta in seguito ad un pregresso intervento chirurgico. È una patologia di grosso interesse nella popolazione generale visto che circa il 20% delle laparotomie può cedere per diversi motivi ed esitare in un laparocele. I fattori di rischio per l’insorgenza di laparocele sono l’obesità, il diabete, le infezioni della ferita chirurgica, i re-interventi. Il laparocele si presenta come una tumefazione a livello di una cicatrice chirurgica, con un contenuto che rientra completamente in addome tramite una breccia erniaria più o meno grande, che aumenta di dimensioni con i colpi di tosse o sotto sforzo. La diagnosi, già chiara alla visita chirurgica, viene confermata da uno studio TC (tomografia computerizzata) della parete addominale. Chirurgia dei laparoceli: il trattamento Il Laparocele deve essere trattato perché può provocare disturbi sia livello dei visceri addominali erniati, col rischio di intervento in urgenza per occlusione intestinale, disturbi respiratori, disturbi cardiocircolatori, danni lordosici sulla colonna vertebrale. Il trattamento del laparocele è esclusivamente chirurgico confezionato in […]

11Aprile
2022
L’endoscopia digestiva – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica L’endoscopia è un metodo di esplorazione dal punto di vista medico che permette di visualizzare l’interno del corpo. Per questo esame viene utilizzato un endoscopio, ossia un tubo ottico munito di microcamere che trasmettono le immagini in uno schermo. L’endoscopia del tratto digestivo superiore è un’indagine che consente di esaminare la parte superiore dell’apparato digerente (esofago, stomaco e duodeno) evidenziando alterazioni o malattie organiche per mezzo di uno strumento sottile e flessibile, l’endoscopio. Per ogni ulteriore informazione o chiarimento non esitate a contattare il Dott. Alessandro Arturi, il Vostro chirurgo di riferimento, visitando la sezione Contatti

11Aprile
2022
Gastroscopia – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica La gastroscopia è quell’esame diagnostico invasivo deputato allo studio delle malattie che interessano l’esofago, lo stomaco e in gran parte del duodeno. È spesso temuta dai pazienti, ma con una semplice preparazione (digiuno) ed una leggera sedazione permette di diagnosticare con precisione tutte le malattie (benigne e maligne) del tratto gastrointestinale superiore. L’esame viene effettuato su pazienti a digiuno da almeno 10-12 ore, il cui ultimo pasto sia stato essenzialmente a base di liquidi. L’esame consiste nell’inserimento di una sonda flessibile del diametro di meno di un centimetro attraverso il cavo orale. È dotata di una telecamera e una luce fredda sulla punta dello strumento (il Gastroscopio). L’endoscopista, in questo modo, può avere una chiara idea circa le alterazioni che interessano la mucosa dell’esofago, lo stomaco ed il duodeno. Attraverso questa procedura è possibile andare a prelevare dei minuti frammenti di mucosa dei tratti sopra descritti ed inviarli all’esame istologico. La gastroscopia è indicata per la diagnosi di numerosi disturbi tipo: difficoltà digestive persistenti, calo di peso; disfagia, ovvero difficoltà […]

11Aprile
2022
Colonscopia totale in sedazione profonda. Dr. Alessandro Arturi chirurgia addominale a Roma Ospedale San Pietro Fatebenefratelli. La colonscopia è un esame diagnostico che consente lo studio di tutto il tratto terminale dell’apparato digerente (grosso intestino ossia retto e colon) e in taluni casi anche dell’ultimo tratto del piccolo intestino (il Tenue) Si inserisce dall’ano una piccola sonda del diametro di circa un centimetro, flessibile, che viene fatto avanzare delicatamente e lentamente previa insufflazione di aria in modo da distendere le pareti del viscere. Negli ultimi anni, per garantire un miglior comfort al paziente, l’insufflazione di aria è stata sostituita con anidride carbonica (CO2), la quale ha la capacità di essere riassorbita rapidamente dai tessuti. Il colon è costituito dagli ultimi 150 o 180 centimetri di intestino, terminanti nel retto e l’ano. Per poter avere una migliore accuratezza diagnostica è IMPORTANTE che il paziente segua scrupolosamente le indicazioni circa una corretta preparazione che consiste nei giorni precedenti ad una dieta povera di scorie (frutta e verdure) e all’assunzione, il giorno prima, di una soluzione salina che permette una pulizia delle pareti del tratto intestinale che dovrà essere studiato (PREPARAZIONE MECCANICA) Nei giorni precedenti la colonscopia il paziente potrà assumere regolarmente i suoi farmaci ad […]

11Aprile
2022
La proctologia e la patologia emorroidaria – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica La proctologia La Proctologia è quella branca della medicina che si occupa delle affezioni e patologie che interessano l’ultimo tratto dell’apparato digerente, ovvero il retto ed ano. In particolare, quelle che possono richiedere di un trattamento chirurgico sono numerose: TumoriProlassiRettoceliCisti Pilonidali (ovvero sacro-coccigee)Ascessi e le Fistole Anali Emorroidi, ecc. La tecnica chirurgica per queste patologie è ormai ben codificata. Viene continuamente arricchita anche da tecnologie nuove che permettono di semplificare i procedimenti e ridurre al minimo il disagio per il paziente. Le patologie di più frequente osservazione come le emorroidi, le ragadi e anche le fistole a tutt’oggi possono, nella quasi totalità dei casi, essere trattate in regime di DAY SURGERY, cioè senza ricovero notturno. La patologia emorroidaria Le emorroidi sono dei cuscinetti venosi del tratto interno del canale anale presenti in tutti gli esseri umani (plesso emorroidario). La patologia emorroidaria costituisce la patologia proctologica più diffusa. Abitudini alimentari e sedentarietà sono tra le cause più comuni delle emorroidi, disturbo questo molto fastidioso ed anche doloroso che può […]

11Aprile
2022
Chirurgia delle emorroidi – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica In generale i trattamenti per le emorroidi si possono dividere in 3 gruppi: 1) Conservativi e preventivi, ossia lassativi di volume, di flavonoidi e di preparati per uso topico. I lassativi di volume, cioè quelli che contribuiscono ad aumentare la massa fecale, sono un buon aiuto per chi non assume una sufficiente quantità di fibre con la dieta ed è impossibilitato a cambiarla. Sono prodotti di solito a base di semi di psyllium e di ispagula, di metilcellulosa o di sterculia. A contatto con i liquidi, queste sostanze si espandono ed è per questo che bisogna assumerli con abbondante acqua. Il loro effetto benefico sulla sintomatologia e sul sanguinamento da emorroidi è stato comprovato da numerosi studi. È assolutamente controindicato l’uso di altri lassativi che non agiscono sul volume e la consistenza delle feci. I flavonoidi sembrano essere efficaci nel ridurre il dolore ed il sanguinamento nei casi di crisi acuta. Possono essere prescritte dal medico compresse a base di diosmina o di frazione flavonoica purificata e micronizzata. Anche i […]

11Aprile
2022
Fistole perianali semplici e complesse: la chirurgia – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Ascesso anale e Fistola L’ascesso anale è un’infezione che si manifesta come una cavità colma di pus e che si forma nella regione circostante l’orifizio anale. Rappresenta la fase acuta di un’infezione che origina dalle ghiandole secernenti muco presenti nel canale anale insinuandosi tra gli sfinteri anali e dando origine di frequente ad una fistola anale. La fistola perianale è un sottile tramite che mette in comunicazione il retto con la cute della zona perineale. Il loro tragitto è molto importante perché il trattamento varia in relazione alla quantità di muscolo di sfintere coinvolto. Il loro tragitto è molto importante perché il trattamento varia in relazione alla quantità di muscolo di sfintere coinvolto. Queste due infezioni vengono considerate come due stadi di una stessa malattia. Per curare un ascesso anale è necessario inizialmente rimuovere il pus presente nella cavità infetta. Questa semplice operazione può essere fatta ambulatorialmente dal medico con un semplice anestetico locale. Tuttavia, se l’ascesso è più profondo o se il […]

4Maggio
2022
Right colon Adenocarcinoma – Intervento del Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma-Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Per ulteriori informazioni o per prenotare una visita, andate nella sezione Contatti

5Maggio
2022
Prevenzione – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli – Roma – Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica La prevenzione è la migliore arma per vincere il cancro. Ed è a nostra portata, ogni giorno a cominciare dalla tavola, seguendo le regole della corretta alimentazione, per finire ai controlli medici periodici. Si è cominciato a dare importanza al concetto di prevenzione del cancro soprattutto perché negli ultimi decenni l’incidenza per questa patologia ha subito un incremento. Le ragioni della crescita sono legate all’allungamento della vita media e ad un sensibile cambiamento negli stili di vita. Le misure di prevenzione non sono limitate solo alle fasi che precedono l’insorgenza della malattia (prevenzione primaria), ma possono essere applicate anche quando la malattia è già presente (secondaria e terziaria). Per informazioni e per prenotare una visita con il Dott. Alessandro Arturi, visitate la sezione Contatti

5Maggio
2022
Il Chirurgo Addominale – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma-Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica In questa sezione il Dott. Alessandro Arturi Chirurgo Addominale a Roma, vi presenta in sintesi i propri servizi e prestazioni. Potete contattarci se avete bisogno di ulteriori informazioni. Siamo disponibili ad aiutarvi ed eventualmente consigliarvi. Il chirurgo Il Dott. Alessandro Arturi opera nel settore della chirurgia addominale a Roma, già da molti anni e ha acquisito un’esperienza molto vasta nel settore. Potete affidarvi all’esperienza e alla competenza del Dott. Alessandro Arturi. Vi garantiamo inoltre che il rapporto medico-paziente sarà sempre diretto e non anonimo. Il Dott. Alessandro Arturi interviene, ad esempio, nei seguenti casi: Chirurgia Oncologica LaparoscopicaChirurgia ColorettaleChirurgia EpatobiliopancreaticaChirurgia delle Ernie AddominaliProctologiaEndoscopia Digestiva Per informazioni ed appuntamenti, visitate la sezione Contatti
Il dottore risponde – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma-Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Informazioni sugli esami diagnostici I pazienti prima e dopo la visita dal medico si pongono molte domande, tuttavia non se la sentono di farle ai medici per farsi spiegare la situazione. Per potervi offrire un trattamento completo ed eliminare tutte le vostre incertezze, il Dott. Alessandro Arturi vuole cercare di rispondere in questa sede alle domande che vengono poste più di frequente. Colonscopia: Che cos’è Gastroscopia: Che cos’è Consigli Utili: mali di stagione, disturbi lievi e passeggeri. D’Inverno 1. Quali regole seguire per prevenire l’influenza? Occorre evitare gli sbalzi di temperatura poiché espongono più facilmente l’individuo alle infezioni. Evitare poi gli affollamenti, specialmente quando circola il virus dell’influenza (tra dicembre e marzo).Quando si è a contatto con un numero elevato di persone (ad esempio sul bus, in metropolitana, in un locale affollato), attraverso lo starnuto o il colpo di tosse si possono facilmente trasmettere i virus. Coloro che sanno di avere tosse e raffreddore devono coprire la bocca poiché attraverso la bocca vengono emesse le goccioline che […]

10Maggio
2022
La pubblicazioni del Dr. Alessandro Arturi Responsabile UOS Chirurgia Oncologica Mininvasiva Ospedale San Pietro Fatebenefratelli a Roma ABSTRACTS The goitre and total thyroidectomy. Acts of XVIII National Congress S.I.E.C. 1998 pp. 357-61Re-operation in the benign tumours.1998S.I.E.C.XVIIINATIONALCONGRESS: pp 367-71Biliary prosthesis substitution in day-hospital: our experience. Ambulatorial endoscopic dilatation for oesophagus benign stenosis. Acts of IV National Congress S.I.C.A.D.S. 1999, pp. 447-49The breast cancer: our experience in day-surgery. Acts of V NationalCongress S.I.C.A.D.S. 2000 pp. 467-69Radiofrequency Thermal-ablation of extra-hepatic tumors. XIV National Congress S.P.I.G.C. Ann. Ital. Chir. LXXXII, suppl I, 2001The role of anti-oxidant enzymes and oligoelements in the pathogenesis of inammatory bowel disease (IBD). XIV National Congress S.P.I.G.C. Ann. Ital. Chir., LXXXII, suppl. I, 2001The micro-laparoscopy appendectomy National Congress S.I.C.E. 2001The role of ultrasound dissection in the endoscopic surgery VII National Congress S.I.C.E., Sept. 2001Splenic artery pseudo-aneurysm: case report and literature review. A.C.O.I. 2001 PUBBLICAZIONI Medullary carcinoma of the Thyroid. A report of 4 clinical cases and a rewiew of the literature. Minerva Chir. 1997; 52(4):475-84Clinico-pathological study of microcarcinoma of the Thyroid Minerva Chir. 1997;52(7-8):891-900Radiotherapy of cancer of the uterine cervix and successive appearance of new malignant growth in the irradiated eld. Minerva Ginecol. 1997 ;49(7- 8):345-54Thyroid surgery and the nervous […]

10Maggio
2022
The blind colonic J-pouch: an original technique to reduce the surgical risk in the treatment of extra-peritoneal rectal cancer (Int J Colorectal Dis (2007) 22:1361–1367 DOI 10.1007/s00384-007-0316-9) Gabriele Valenti & Costantino Campisi &Alessandro Testa & Alessandro Arturi & Giovanni Torin Accepted: 5 April 2007 / Published online: 6 June 2007 Copyright Springer-Verlag 2007 The blind colonic J-pouch: Abstract Background Low and ultra-low anterior resection with colo-rectal or colo-anal anastomosis is accompanied by high frequency of postoperative anastomotic leakage. The aim of this report is to describe a novel technical approach to colorectal reconstruction. Materials and methods The innovative procedure introdu- ces the principle of ‘no anastomosis–no leakage’, and it can be performed both laparascopically or by means of a laparotomy. It consists of a simple colo-rectal or colo-anal apposition with latero-terminal modality, with the creation of a colonic J-pouch called “blind” because it remains closed in the external site and the anus is sealed up. The surgery is completed with an exclusive derivative colosto- my, and the reconstruction of the intestinal continuity is postponed to a second operation. Within 4–6 weeks from the first, the blind pouch is opened, the communication between the anus and the colon is established, and […]

10Maggio
2022
Journal of Laparoendoscopic & Advanced surgical – Techinques The Role of Laparoscopy in the Diagnosis and the Treatment of Missed Diaphragmatic Hernia after Penetrating Trauma Journal of Laparoendoscopic & Advanced surgical Techniques Volume 17, Number 3, 2007© Mary Ann Liebert, Inc.DOI: 10.1089/lap.2005.0046 The Role of Laparoscopy in the Diagnosis and the Treatment of Missed Diaphragmatic Hernia after Penetrating Trauma EMANUELE BALDASSARRE, MD,1 GABRIELE VALENTI, MD,1 MARCO GAMBINO, MD,2 ALESSANDRO ARTURI, MD,1 GIOVANNI TORINO, MD,2ILARIA PROSPERI PORTA, MD,3 and MARCO BARONE, MD4 The Role of Laparoscopy in the Diagnosis and the Treatment of Missed Diaphragmatic Hernia after Penetrating Trauma ABSTRACT Background: The traumatic diaphragmatic hernia (TDH) may appear acutely after a blunt or penetrating trauma, or it can remain missed also for many years. The discussion about the utility of a laparoscopic repair in acute and chronic TDH is controversial. Methods: In this paper, we present two cases of chronic TDH that were successfully treated with laparoscopy. The first patient was treated 1 year after a stab wound and the second one 10 years after a firearm injury. Results: In both cases, the diaphragmatic defects were easily laparoscopically detected and treated. The defects were repaired with a direct running suture owing […]

10Maggio
2022
Dynamic Self-Regulating Prosthesis (Protesi Autoregolantesi Dinamica): The Long-Term Results in the Treatment of Primary Inguinal Hernias GABRIELE VALENTI, M.D./ EMANUELE BALDASSARRE, M.D./ AEESSANDRO TESTA, M.D./ ALESSANDRO ARTURI, M.D./ GIOVANNI TORINO, M.D.,* COSTANTINO CAMPISI, M.D.,+ GIORGIO CAPUANO, M.D.* From the “Department of General Surgery, San Pietro Hospital-Fatebenefratelli, Rome, Italy; and f National Research Council, Rome, Italy The dynamic self-regulating prosthesis (protesi autoregolantesi dinamica, PAD) is a double- layered prosthesi, in use since 1992 in inguinal hernia repair. In 1999, we published the short-term results on 500 patients and herein we report the long-term follow-up. Dynamic Self-Regulating Prosthesis Five hundred eighty-five PAD procedures were performed on 500 adult male, unselected patients. Hernias were unilateral in 415 patients, were bilateral in 85 patients, were direct in 197 patients (33.7%), were indirect in 269 patients (46.0%), and were combined in 119 patients (20.3%). Four hundred sixty-four patients were alive at the follow-up period of minimum 5 years, whereas 36 died (7.2%) of causes unrelated to the hernia. No information was available on 73 patients (14.6’%>). Therefore, the follow-up was consisted of 391 patients (78.2%) with 469 hernias. The recurrence and testicular atrophy rates were nil. Three patients (0.77%) presented chronic pain and 18 (4.6%) […]

10Maggio
2022
Treatment of Choledocal Cyst after Laparoscopic Cholecistectomy PII: S1590-8658(00)80807-5 Giorgio Coscarella (I), Stefano Msnfroni (2), Francesca Lirosi (I), Agostino Suxzarro (3), Alberto Garavello (2), Nicola Di Lorenzo (l), Alessandro Antonellis (2), Arturi (I), Francesco De Lisa (I), Donato Antonellis Scuola di Specializzazione Digerente ed Endosoopia Digestiva Chirurgica Universitri di Roma 7or Vergata” (Dir. AL. Gaspari)Dipartimento di Chirurgia Generaie Ospedale di Marino- RomaServizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale di Marino-Roma. Congenital dilatation of the exta-hepatic duct system is a very uncommon condition (l/200000 ). it is more common in the far east and its incidence is higher in women than in men. Treatment of Choledocal Cyst after Laparoscopic Cholecistectomy We have observed a woman of 42 years old with symptoms of a classic biliary colic, without jaundice or fever. She referred a previous laparoscopic cholecistectomy and also that during the intervention the surgeons didn’t find tha stone in the gallbladder showed during a pre-op US. Post-operatively an US showsd a dilatation of the choledocus, with a biliary stone, nothing to the intra and extra+epatic ducts, nothing to the pancreas. The patient was admitted with a suspect of residual choledocic litiasis. The blood-test we in the range of normality. The patient […]

11Maggio
2022
PDTA nei tumori del Colon Retto – Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma-Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Sulla base di un consensus meeting internazionale tenutosi in Slovenia (Dicembre 2005), la definizione di PDTA accettata dall’E.P.A. (European Pathway Association) è la seguente: «I PDTA sono una metodologia mirata alla condivisione dei processi decisionali e dell’organizzazione dell’assistenza per un gruppo specifico di pazienti durante un periodo di tempo ben definito.» Le caratteristiche includono: 1. Una chiara esplicitazione degli obiettivi e degli elementi chiave dell’assistenza basata su evidenze scientifiche, best practice e aspettative dei pazienti 2. La facilitazione della comunicazione, del coordinamento dei ruoli, e dell’attuazione consequenziale delle attività dei team multidisciplinari di assistenza, dei pazienti e delle loro famiglie 3. La documentazione, il monitoraggio e la valutazione delle varianze e degli outcome 4. L’identificazione delle risorse appropriate. I PDTA, conosciuti anche come percorsi critici, percorsi assistenziali, percorsi di assistenza integrata, piani di gestione dei casi, percorsi clinici o mappe di assistenza. Sono utilizzati per pianificare e seguire in modo sistematico un programma di assistenza centrato sul paziente. L’obiettivo […]

11Maggio
2022
ERAS Fast-Track in chirurgia colorettale. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica PREMESSA Dott. Kehlet -> metà degli anni ’90 (Università di Copenaghen) ha sviluppato per primo un programma per la Chirurgia colo-rettale PROTOCOLLO ERAS(Enhanced Recovery after Surgery) Il progresso delle tecniche chirurgiche (laparoscopia) e l’avanzamento delle tecniche di analgesia ed anestesia ha consentito di migliorare il decorso post operatorio e la degenza dei pazienti sottoposti a Chirurgia Maggiore. Per la realizzazione del programma è indispensabile: Team multidisciplinare Cooperazione di diverse figure professionaliChirurghi UOC Chirurgia Generale e d’UrgenzaAnestesisti – Blocco Operatorio CentraleNurtrizionista (Servizio di nutrizione clinica)Infermieri (UO Chirurgia Generale) …. difficoltà nella realizzazione • Cambiamento di mentalità per i sanitari (abbandono dei dogmi chirurgici del passato) • Cambiamento nell’organizzazione (fase pre ospedaliera, fase di ospedalizzazione e di follow-up) • Creazione di gruppi di lavoro multidisciplinari integrati • Aspetti medico legali?? …noi ci siamo riusciti!!! …. reali vantaggi per il paziente • Riduzione dello stress operatorio e delle sue conseguenze. • Riduzione delle complicanze postchirurgiche. • Degenze ospedaliere minori con riduzione dei costi sanitari. • Recupero post-operatorio più […]

12Maggio
2022
Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Si è tenuto a Madrid, Spagna, dal 17 al 19 Marzo 2022 il workshop “Complex Abdominal Wall Reconstruction Educational Series” al quale ho partecipato in presenza. Il workshop era dedicato alle Live surgery e cadaver lab. Qui di seguito alcune foto del workshop. European Abdominal wall team Gore

12Maggio
2022
Ernie inguinali ed incisionali: anatomia e tecnica chirurgica . Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica LE ERNIE INGUINALI ED INCISIONALI Per ernia si intende la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene attraverso un orifizio o un canale anatomico o comunque attraverso una soluzione di continuo. Ernie addominali: interessano i visceri addominali mobili e sono ernie esterne. Sono le forme più frequenti manifestandosi nel 5-6% della popolazione. Eziologia e Patogenesi Le ernie addominali possono essere divise in due gruppi: Ernie congenite: legate ad una anomala o insufficiente chiusura di alcune strutture della parete addominale– ombelico a onfalocele ed ernia ombelicale neonatale – dotto peritoneo vaginale à ernia inguinale congenita Ernie acquisite: quando conseguono alla fuoruscita dei visceri attraverso aree di debolezza della parete. Ernie incisionali: quando conseguono alla fuoruscita dei visceri attraverso aree di debolezza della parete di tipo iatrogeno (laparocele).Il meccanismo di formazione dell’ernia richiede delle situazioni predisponenti come appunto una malformazione o una assottigliamento/debolezza della pareteCondizione scatenante legata all’aumento della pressione endo-addominale che, spingendo i visceri contro le porte erniarie, ne […]

13Maggio
2022
Anatomia e tecnica chirugica del Grosso Intestino. Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Ospedale San Pietro Fatebenefratelli Roma – IPAS Chirurgia Epatobiliare e Pancreatica – Corso ADK Colon e Retto 11 maggio 2018 A livello del retto sono presenti anastomosi tra le arterie emorroidarie superiori (circolo mesenterico) e le arterie emorroidarie medie e inferiori (circolo pelvico). Il plesso venoso pelvico è raffigurato quando si espone la tecnica degli interventi “nerve sparing”. Colon destro È costituito dal Cieco e dal colon ascendente, il quale si continua nel colon trasverso a livello della flessura epatica. Dalla faccia mediale del cieco si distacca l’appendice vermiforme, ormai ciò che resta di uno stomaco che avevamo negli stadi precedenti dell’evoluzione. A volte essa si può infiammare causando dolore e necessitandone l’asporto. Essa varia anche nella posizione: Il punto di Mc Burney ne permette la palpazione. Esso si trova sul piano che collega l’ombelico alla spina iliaca superiore anteriore di destra: diviso in tre parti esso è il punto che divide il primo terzo con il secondo. Il piano di separazione tra cieco e colon discendente è un piano passante per il labbro superiore della valvola ileo-cecale. Colon ascendente: lungo 15-20 cm termina con la […]

16Maggio
2022
Protocollo ERAS Fast-Track nella Chirurgia Colorettale: introduzione – Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica PROVINCIA RELIGIOSA DI S. PIETRO – ORDINE OSPEDALIERO DI SAN GIOVANNI DI DIO FATEBENEFRATELLI – OSPEDALE SAN PIETRO Protocollo ERAS Fast-Track: introduzione Con l’avvento e la diffusione della chirurgia laparoscopica, il miglioramento delle tecniche e degli strumenti di analgesia ed anestesia ed una conoscenza più approfondita di tutti quei meccanismi di risposta al trauma chirurgico si è potuto avviare un miglioramento sul decorso post-operatorio dei pazienti. In particolare, miglioramento dei risultati post-operatori e di conseguenza riduzione delle degenze post-operatorie. La chirurgia colorettale è stata senza ombra di dubbio quel campo su cui maggiormente ci si è applicati e che ha tratto maggiori benefici grazie alla tecnica mininvasiva. Contestualmente si sono sviluppati programmi modernizzati di gestione del peri-operatorio. Verso metà deli anni ’90 il prof Kehlet, dell’Università di Copenaghen ha ideato un programma di gestione del paziente dopo intervento di chirurgia colorettale; Fast Track o ERAS (Enhanced Recovery After Surgery). Progressivamente numerosi centri, soprattutto nei Paesi Nord Europei, hanno sviluppato e modernizzato il […]

16Maggio
2022
ERAS Fast-Track: fase pre-operatoria. Iniziamo con l’analizzare ed esporre la fase pre-operatoria del protocollo ERAS Fast Track nella chirurgia colorettale. ERAS Fast-Track: fase pre-operatoriaFASE PRE OPERATORIA PRE OSPEDALIZZAZIONE: Fatta la diagnosi endoscopica, il paziente viene indirizzato presso l’ambulatorio di pre-ospedalizzazione dove viene raccolta l’anamnesi, esame obiettivo e si prende visione degli esami personali portati in visione dal paziente. In tale occasione si richiedono gli esami integrativi e gli accertamenti necessari al completamento dello studio per la sua patologia. Già da questo momento viene proposto e spiegato al paziente il programma ERAS FAST-TRACK. I criteri di inclusione e di esclusione al programma sono riassunti nella seguente tabella. CRITERI DI INCLUSIONE Consenso del pazienteIntervento in elezioneASA score I, II, IIIPatologia colica e rettale benigna o malignaLaparoscopia, laparotomia, robotica CRITERI DI ESCLUSIONE Rifiuto del pazienteIntervento in urgenzaPatologia retto medio-inferiore Al momento della prima visita viene fornita al paziente una brochure esplicativa su cosa consiste in progetto ERAS FAST-TRACK dove, tra l’altro, il paziente può rifiutare in qualsiasi momento. Non è prevista alcuna preparazione intestinale prima dell’intervento, viene altresì prescritta a cura del nutrizionista uno schema nutrizionale 15 gg prima dell’intervento. 2) PERIODO OSPEDALIERO PRE OPERATORIO Il paziente viene ricoverato il giorno dell’intervento chirurgico […]

18Maggio
2022
Fast Track: fase intra operatoria. Per i pazienti reclutati nel progetto ERAS FAST-TRACK vanno tenuti in considerazione alcuni aspetti intraoperatori: privilegiare la tecnica chirurgica laparoscopica. Questa consente di diminuire lo stress operatorio, consente una più rapida ripresa delle funzioni digestive per una ridotta manipolazione dei tessuti e determina una ridotta produzione di morfina endogena. Recenti metanalisi confermano che la laparoscopia in chirurgia resettiva colica migliora gli outcomes a breve termine: riduzione infezioni di ferita, ripresa del transito accelerata e consente dimissioni più precoci.I pazienti sottoposti a chirurgia open possono comunque essere inclusi all’interno del programma Fast Track. Si consiglia laddove possibili incisioni chirurgiche di minore estensione, trasversali in primis. Fast Track percorso intra operatorio Il percorso anestesiologico per la preparazione e la tipologia di monitoraggio da adottare sul paziente per affrontare l’intervento chirurgico è variabile a seconda del rischio atteso. Paziente con NSQIP basso-ASA I: A) Protezione gastrica (ranitidina 150mg o pantoprazolo 40mg). B) Profilassi antiemetica (ondansetron 4-8mg). C) Profilassi antibiotica (cefazolina 2gr e metronidazolo 500mg). D) Analgesia multimodale concordata con il paziente e il chirurgo. E) Monitoraggio della temperatura corporea (Spot-on); mantenimento normotermia (Bair Hugger, Ranger). F) Monitoraggio cerebrale: BIS (Bispectral Index). G) Monitoraggio parametri vitali basali (ECG, SpO2, […]

18Maggio
2022
Percorso post operatorio ERAS Fast Track. Per i pazienti inclusi nel progetto ERAS FAST-TRACK bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti fin dall’uscita dalla sala operatoria. 1. I pazienti non presenteranno sondini naso gastrici 2. I pazienti non presentano drenaggi addominali (a discrezione del chirurgo e dall’andamento dell’intervento) 3. Il catetere vescicale viene rimosso precocemente in funzione del tipo di paziente e del tipo di intervento. Viene rimosso in sala operatoria prima del risveglio del paziente o mantenuto fino alla mattina della prima giornata post-operatoria. Percorso post operatorio ERAS Fast Track: RECOVERY ROOM (RR) Per il controllo del dolore si applica la scala NRS, se NRS>3 il paziente non potrà essere dimesso dalla RR. Per la dimissione del paziente dalla RR si applica la scala di Aldrete (0-9). Se il punteggio ottenuto nella valutazione dei parametri è inferiore a 8, il paziente non potrà essere dimesso dalla RR. AL REPARTO: l’infermiere verificherà, attraverso apposita scala del dolore (NRS), l’efficacia della terapia analgesica impostata.Se necessario chiamerà l’anestesista di guardia per valutare la terapia analgesica. POST-OPERATORIO H24: Verifica da parte dell’anestesista del gruppo ERAS o dall’anestesista del gruppo Acute Pain Service (APS) della scala del dolore (NRS) segnata in cartella infermieristica e dei […]

18Maggio
2022
Scheda informativa per il paziente inserito nel programma ERAS Fast Track. Di seguito troverete delle informazioni al paziente sul programma ERAS Fast Track. Scheda informativa per il paziente: CHE COSA SI PROPONE LO STUDIO Lo studio ha come obiettivo generale quello di valutare i risultati a breve termine (degenza post-operatoria, complicanze entro 30 giorni dall’intervento, ricovero entro 30 giorni dall’intervento, re-intervento) dei pazienti sottoposti a chirurgia colo-rettale, in diversi centri della regione Lazio, che hanno seguito il protocollo ERAS. ERAS è una sigla inglese che significa “miglior recupero dopo chirurgia” (Enhanced Recovery After Surgery). È un programma di gestione di tutte le attività previste nel percorso perioperatorio dei pazienti candidati a chirurgia, nel suo caso, del colon-retto, finalizzato ad ottenere un recupero post-operatorio ottimale, con un rapido ritorno alle attività quotidiane. Il programma consiste nell’applicazione di protocolli innovativi da parte di un’equipe multidisciplinare costituita da chirurghi, anestesisti, nutrizionisti e infermieri, che la guideranno e assisteranno durante il suo periodo di cura, mettendo al centro dell’attenzione il suo benessere complessivo. Scheda informativa per il paziente: COSA COMPORTA LA SUA PARTECIPAZIONE ALLO STUDIO Lo studio durerà circa tre anni e parteciperanno a questa ricerca circa 1000 pazienti, in questo Policlinico parteciperanno 300 […]

27Maggio
2022
La chirurgia colorettale laparoscopica. Dott. Alessandro Arturi Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma-Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica. Nel video vengono illustrate Casistica e Risultati della Chirurgia ColoRettale dell’Ospedale San Pietro 2010-2018 La casistica conta 1866 procedure sul colon retto nell’arco temporale 2010-2018, circa 200 procedure per anno. L’80% è rappresentato da procedure laparoscopiche mentre il 20% da procedure laparotomiche. Il 90% delle procedure riguarda patologia neoplastica ed il 10% patologia benigna. Approfondisci l’argomento nel video di seguito. La chirurgia colorettale laparoscopica Per ulteriori informazioni o per prenotare una visita, consultate la sezione Contatti

27Maggio
2022
Scheda informativa. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma-Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica INTRODUZIONE Il recupero avanzato, altrimenti noto come programmi “fast-track”, sono protocolli basati sull’evidenza progettati per standardizzare l’assistenza medica, migliorare i risultati e ridurre i costi dell’assistenza sanitaria. Sono stati sviluppati protocolli rapidi per i pazienti sottoposti a chirurgia del colon-retto per ridurre lo stress fisiologico e la disfunzione d’organo postoperatoria attraverso l’ottimizzazione della cura e del recupero perioperatori. L’organizzazione e l’efficacia di un protocollo accelerato richiedono la partecipazione e l’impegno di un team multidisciplinare, inclusi chirurghi, anestesisti, personale infermieristico, servizi sociali e amministrazione ospedaliera. BACKGROUND Inizialmente, i protocolli di Fast Track hanno convertito molte operazioni eseguite in regime di ricovero in procedure ambulatoriali di “day surgery”. Con lo sviluppo dell’esperienza con questi protocolli, i principi del recupero avanzato sono stati applicati a procedure sempre più complesse per ridurre la durata della degenza ospedaliera e accelerare il ritorno allo stato di salute e funzionale di base. Gli obiettivi dei protocolli di recupero migliorati includono l’attenuazione della risposta allo stress chirurgico e la riduzione della disfunzione d’organo terminale attraverso percorsi integrati […]

27Maggio
2022
Emicolectomia del colon destro. Chirurgia Laparoscopica del Colon Destro – L’anastomosi intracorporea. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica CORSO ADK COLON E RETTO 11 MAGGIO 2019 L’emicolectomia destra laparoscopica è meno diffusa della sinistra: Stadio di PresentazioneAnatomia più complessaDifficoltà tecniche Emicolectomia del colon destro: INDICAZIONI TumoriPolipi non resecabili endoscopicamenteCrohn ilealeAngiodisplasia CONTROINDICAZIONI Tumore T4CarcinomatosiOcclusione intestinale Emicolectomia del colon destro: ANATOMIA Arteria ileocolica sempre costanteArteria colica destra assente nel 20% della popolazione e variabile nella posizione rispetto alla AMSArteria colica media assente nel 25% dei casi, variabile nel calibro, percorso e modalità di divisione. Emicolectomia del colon destro: PREPARAZIONE DEL PAZIENTE Eventuale preparazione intestinaleProfilassi antibiotica (Cefalosporina 2g Metronidazolo500mg)Profilassi antitrombotica (EPBM 4000UI s.c.) Posizione paziente Paziente in decubito supino, con il braccio sinistro lungo il corpo. Il chirurgo si posiziona a sinistra del paziente, l’aiuto alla sua destra, la strumentista e l’assistente alla sinistra dell’operatore. Strumentario 3 o 4 trocars da 10-12 mmPinze da presa da 10 mmDissettore ad Ultrasuoni con manipolo da 10 mm.Ottica da 30° gradiLunghette di garza cm. 20 x 3Protettore di parete in plastica tipo […]

27Maggio
2022
Ernia inguinale – PAD 10 tecnica di ricostruzione. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Per ernia si intende la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene attraverso un orifizio o un canale anatomico o comunque attraverso una soluzione di continuo. Le ernie addominali interessano i visceri addominali mobili e sono ernie esterne. Sono le forme più frequenti manifestandosi nel 5-6% della popolazione. Il meccanismo di formazione dell’ernia richiede delle situazioni predisponenti come appunto una malformazione o una assottigliamento/debolezza della parete. Condizione scatenante legata all’aumento della pressione endo-addominale che, spingendo i visceri contro le porte erniarie, ne favorisce la fuoruscita. Le ernie possono essere distinte in: riducibili: quando il contenuto spontaneamente o con delicata manovra rientra in addome. irriducibili: quando il sacco erniario per cause varie, quali l’aderenza dell’intestino alla parete del sacco o la particolare lunghezza del segmento intestinale erniato NON rientra in addome. Vi sono determinate ernie, dette permagne (fig.) in cui la quantità di intestino fuoruscito è talmente enorme che avendo difficoltà a rientrare si dice che perde il diritto di […]

27Maggio
2022
Attestati di partecipazione ai corsi. In questa pagina troverete gli attestati del dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma per la partecipazione ai corsi.

27Maggio
2022
Role of radioisotopic lymphoscintigraphy in postphlebitic syndrome of the legs. Russo F, et al. Chir Ital. 2001 May-Jun. AuthorsRusso F1, Coscarella G, Giuliano G, De Lisa F, Spina C, Di Lorenzo N, Forlini A, Stolfi VM, Arturi A, Manzelli A, Gaspari A. Author information1 Cattedra di Chirurgia Generale, Università degli Studi di Tor Vergata, Roma. CitationChir Ital. 2001 May-Jun;53(3):355-63. Abstract La sindrome post-flebitica degli arti inferiori è un insieme di sintomi che seguono uno stato di flebostasi e flebolinfostasi con conseguente edema e distress tissutale. Sono stati sottoposti a linfoscintigrafia radioisotopica 36 pazienti con sindrome post-flebitica degli arti inferiori allo scopo di valutare la funzione vicariante del sistema linfatico e il possibile ruolo del sistema linfatico nella genesi delle anomalie dermo-epidermiche. L’età media dei pazienti era di 53,2 anni (range: 43-69 anni; rapporto M:F: 0,50). Il gruppo di controllo era composto da 6 soggetti sani. La durata media della sindrome post-flebite nei pazienti studiati è stata di 8,5 anni. Sono stati esclusi dallo studio i pazienti nei quali è stata individuata una causa centrale responsabile della patogenesi dell’edema degli arti inferiori. Inoltre, sono stati esclusi anche i pazienti con arteriopatia obliterante. La patologia venosa è stata prima valutata clinicamente e […]

27Maggio
2022
Corso Fast Track Cuneo. Il Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica ha partecipato al corso per la “Gestione del percorso Fast Track per la chirurgia Colorettale” tenutosi a Cuneo a novembre del 2013. i-percorsi-veloci-in-chirurgia-fast-track-surgery

21Giugno
2022
Programma ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) in pazienti ottuagenari: un’analisi di corrispondenza del punteggio di propensione sul database “Lazio Network” (Langenbeck’s Archives of Surgery https://doi.org/10.1007/s00423-022-02580-y) Michele Grieco1 · Giampaolo Galiffa1 · Laura Lorenzon2 · Giuseppe Marincola2 · Roberto Persiani2 ·Roberto Santoro3 · Graziano Pernazza4 · Antonio Brescia5 · Emanuele Santoro6 · Francesco Stipa7 · Antonio Crucitti8 · Stefano Mancini9 · Raffaele Macarone Palmieri10 · Massimiliano Di Paola11 · Marco Sacchi12 · Massimo Carlini1 · on behalf of Lazio Network study group Received: 18 November 2021 / Accepted: 1 June 2022© The Author(s), under exclusive licence to Springer-Verlag GmbH Germany, part of Springer Nature 2022 Di seguito riportiamo l’Abstract di un importante studio in cui ho collaborato e a seguire l’articolo originale. Abstract Scopo Lo scopo di questo studio era di valutare la sicurezza e il rispetto del protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) in pazienti ottuagenari sottoposti a chirurgia colorettale in 12 centri italiani ad alto volume. Metodi È stata condotta un’analisi retrospettiva in una serie consecutiva di pazienti sottoposti a chirurgia colorettale elettiva tra il 2016 e il 2018. I pazienti sono stati raggruppati per età (≥80 anni vs < 80 anni), è stata eseguita l’analisi di corrispondenza del […]

21Giugno
2022
Enhancing Patient Outcomes: from innovation to implementation and network – 2° edition – Presidenti Gianluca d’Elia e Mauro Martin e Coordinamento Scientifico Paola Marino e Graziano Pernazza. Il Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica ha partecipato all’evento Enhancing Patient Outcomes: from innovation to implementation and network – 2° edition. L’evento, organizzato da Tigicongress, si è tenuto a Roma il 19 ottobre 2018 presso il Complesso Monumentale Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata. Di seguito il programma dettagliato:

7Luglio
2022
Tumori del colon retto – Dr. Alessandro Arturi chirurgia addominale a Roma Ospedale San Pietro Fatebenefratelli – Intervista nella rubrica “Live Social” di Radio Roma Capitale. Potete riguardare l’intervista qui. Buona visione! Carissimi amici di “Live Social” ben trovati qui sulla nostra frequenza. Questa sera affronteremo una tematica di medicina in particolare di chirurgia, per essere più precisi, e lo faremo insieme al dottor Alessandro Arturi benvenuto. Buonasera a tutti, buonasera a lei e grazie per essere qui con noi. Il Dr. Arturi è un medico chirurgo Responsabile della Chirurgia Epatobiliare e Pancreatica presso il San Pietro Fatebenefratelli. Allora dicevo un argomento ovviamente in particolare, i tumori del colon retto e per iniziare a introdurci volevo chiederle: quali sono i sintomi più comuni di questa patologia? Innanzitutto per quanto riguarda i tumori del colon retto nel 2018 sono stati censiti circa 61-62.000 nuovi casi soltanto nel 2018 e sono i tumori con il più alto impatto di frequenza nella popolazione italiana e grazie alla possibilità di una diagnosi precoce, oggi si fa diagnosi molto molto facilmente. I sintomi più comuni per il tumore del colon retto sono legati a un cambiamento dell’alvo che vuol dire che il paziente va dal […]

4Agosto
2022
Malattia diverticolare. Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Molti soggetti oltre i 60 hanno delle piccole e rigonfie sacche (diverticoli) nel loro tratto digestivo. Anche se i diverticoli possono formarsi ovunque, incluso nella gola, stomaco ed intestino, la maggior parte si forma nell’intestino crasso (colon), specialmente sul lato sinistro del colon chiamato Sigma appena prima del retto. Nella maggior parte dei casi queste sacche non causano alcun problema e spesso non ci si accorge di averle. Spesso una piccola quantità di feci si può fermare in una di queste sacche, portando ad una infezione. Una piccola lacerazione, una sacca può causare un’infezione del peritoneo, la membrana che riveste la cavità addominale (peritonite). Se l’infezione è limitata alla parete del colon dove i diverticoli sono infiammati potrebbe svilupparsi una certa quantità di pus (ascesso). Questa condizione è chiamata diverticolite. Sintomi I sintomi di una diverticolite possono sembrare quelli di una appendicite, con la differenza che il dolore sarà localizzato nella parte inferiore sinistra dell’addome invece che in quella inferiore destra. Il dolore è solitamente intenso ed improvviso, […]

3Novembre
2022
Prevenzione dei tumori colorettali. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli – Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica I tumori del colon retto rappresentano la terza neoplasia negli uomini e la seconda nelle donne. Nel 2020 sono state fatte circa 45.000 nuove diagnosi. Il tumore è caratterizzato da una proliferazione incontrollata da parte delle cellule della mucosa del grosso intestino. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi in Italia è pari al 65,3% negli uomini e 66,3% nelle donne (I numeri del cancro in Italia 2021). Questo è dovuto alla campagna di prevenzione che ha fatto si di raggiungere un numero sempre più alto di persone con la colonscopia. Prevenzione dei tumori colorettali Nel nostro centro è possibile effettuare la colonscopia, anche in sedazione profonda, in tempi ragionevolmente brevi. Grazie alle nuove e moderne tecnologie è possibile, inoltre, essere sottoposti ad intervento chirurgico di resezione del colon e del retto sfruttando la chirurgia mininvasiva, con una ripresa del paziente in tempi record. Prevenzione dei tumori colorettali Con l’adozione, inoltre, del protocollo ERAS il paziente giunge all’intervento chirurgico in condizioni fisiche eccellenti. Per ulteriori […]

3Novembre
2022
Malattia da Reflusso Gastroesofageo. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli – Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Il reflusso gastroesofageo è la risalita in esofago dei succhi gastrici. Durante l’arco della giornata sono fisiologici soprattutto dopo i pasti. Quando invece aumentano di numero e di frequenza, si instaura una vera e propria malattia da rflusso che determina una infiammazione della mucosa esofagea. I sintomi più comuni sono dolori urenti in regione retrosternale ed epigastrico. Malattia da Reflusso Gastroesofageo Uno stimolo infiammatorio reiterato nel tempo e non trattato farmacologicamente, può dare luogo a peggioramenti del quadro clinico e all’instaurarsi dell’esofago di Barrett (lesione precancerosa). La gastroscopia è il primo mezzo diagnostico per il reflusso gastroesofageo attraverso cui si possono eseguire anche prelievi bioptici. Nel nostro centro la si può fare anche in sedazione profonda e con dei tempi di attesa estremamente ridotti. Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link: Tumori dello stomaco L’endoscopia digestiva Gastroscopia Per fissare un appuntamento o chiedere informazioni, potete consultare la sezione Contatti

3Novembre
2022
Le ernie della parete addominale. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Per ernia si intende la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene attraverso un orifizio o un canale anatomico o comunque attraverso una soluzione di continuo. Le ernie addominali si manifestano nel 5-6% della popolazione. Le ernie della parete addominale Il meccanismo di formazione dell’ernia richiede delle situazioni predisponenti come appunto una malformazione o debolezza della parete. Condizione scatenante legata all’aumento della pressione endo-addominale che, spingendo i visceri contro le porte erniarie, ne favorisce la fuoriuscita. Le ernie della parete addominale Le ernie possono essere distinte in: Riducibili: quando il contenuto rientra in addome spontaneamente o con delicata manovra Irriducibili: quando il sacco erniario per cause varie quali l’aderenza dell’intestino alla parete del sacco o la particolare lunghezza del sgmento intestinale erniato NON rientra in addome. Vi sono determinate ernie, dette permagne, in cui la quantità di intestino fuoriuscito è talmente enorme che, avendo difficoltà a rientrare, si dice che perde il diritto di domicilio in addome Ernia inguinale: frquente nella prima […]

7Novembre
2022
Gozzo Tiroideo Multinodulare – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Il gozzo tiroideo o struma è una patologia molto frequente; interessa circa il 10-20% della popolazione italiana con una diffusione di oltre il 50% nelle regioni montane laddove si ravvede un maggior grado di carenza di iodio. Si è stimato in circa 150 microgrammi il fabbisogno giornaliero di iodio nell’adulto. L’uso di sale iodato può ridurre indubbiamente la sua carenza. Il gozzo tiroideo viene definito come un aumento volumetrico della ghiandola. Esso può essere diffuso, multinodulare o uninodulare. In tutti questi casi ghiandola può essere normofunzionante, ipofunzionante (gozzo ipotiroideo) o iperfunzionante (gozzo tossico o ipertiroideo) L’insorgenza del gozzo può dipendere da differenti fattori: genetici (familiarità) oppure ambientali (ridotto apporto di iodio). Il suo apporto con l’alimentazione è fondamentale per il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea. La diagnosi di gozzo tiroideo viene effettuata mediante un insieme di valutazioni: clinica, laboratoristica e strumentale Fondamentale è la raccolta di una storia clinica familiare, per capire se sussiste una familiarità al gozzo, associata ad un corretto esame obiettivo valutando le […]

18Novembre
2022
Calcolosi della colecisti – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica La calcolosi della colecisti è una patologia piuttosto frequente. Interessa entrambi i sessi ed investe le persone in media tra i 40 ed i 50 anni. Ci sono comunque casi in persone più anziane. SINTOMI La loro sintomatologia è caratterizzata da dolori a tipo colica sottocostali a destra e talvolta sottoscapolari destri. Ci sono comunque sintomi generici ed aspecifici come la mal digestione, la lingua amara, un senso di pesantezza allo stomaco che induce il medico a sospettare della patologia. DIAGNOSI Una banale ecografia dell’addome ci permette di fare diagnosi. TRATTAMENTO Il trattamento della calcolosi della colecisti è esclusivamente chirurgico. Grazie alle moderne tecniche mininvasive di colecistectomia laparoscopica, il paziente può tornare ad una vita di relazione nei più brevi tempi. Presso il nostro Ospedale è possibile essere sottoposti ad intervento chirurgico in tempi estremamente brevi. Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link: Calcolosi della colecisti La chirurgia addominale Per prenotare un’appuntamento per una visita di controllo, per ecografia, colonscopia o gastroscopia, visitate […]

29Novembre
2022
Emorroidi: cause, sintomi, diagnosi e trattamento – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Le emorroidi sono una parte anatomica del canale anale. Sono dei cuscinetti di tessuto che contribuiscono al meccanismo della continenza e dell’evacuazione. In condizioni normali non ci si accorge della loro presenza, quando invece si gonfiano cominciano ad indurre fastidi quali bruciore, dolore, prurito e, in condizioni più severe, anche sanguinamento. Il termine emorroidi viene usato sia per indicare una parte anatomica sia per indicare la vera e propria patologia ossia la malattia emorroidaria. È una disfunzione determinata da una infiammazione delle vene emorroidarie che, grazie alla dilatazione della mucosa della regione anorettale, escono fuori dalla loro regione anatomica. In alcuni casi si può verificare un trombo all’interno di esse (TROMBOSI EMORROIDARIA) amplificando la sintomatologia dolorosa. Le cause delle emorroidi sono molteplici: predisposizione familiare stipsi cronica sedentarietà sforzi eccessivi gravidanze I sintomi più frequenti sono bruciore prurito dolore piccole perdite di sangue È classificata in quattro stadi di gravità I grado: emorroidi interne non prolassanti Il grado: emorroidi prolassanti ma spontaneamente riducibili III […]

21Febbraio
2023
Gastrectomia: cos’è? Dr. Alessandro Arturi Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica, Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Lo stomaco Lo stomaco è l’organo che riceve dall’esofago il cibo introdotto attraverso la bocca. Ha una funzione digestiva grazie alla produzione di acido. È un organo localizzato nella parte sinistra dell’addome chiamato ipocondrio sinistro. È collegato direttamente all’esofago da cui riceve il cibo ingerito e spinto in esso mediante un meccanismo propulsivo (peristalsi) passando attraverso una struttura anatomica chiamata Cardias (valvola cardiale) che risulta essere il punto di separazione dei due organi Lo stomaco ha una struttura elastica che varia di forma a seconda del cibo ingerito garantendo una capacità di circa 1500 ml. La sua parete viene distinta in sierosa (parte più esterna), tonaca muscolare (intermedia), mucosa (parte più interna). Viene suddiviso in: fondo (la parte superiore) corpo (la parte centrale che funge da serbatoio per il cibo deglutito) l’antro gastrico (che corrisponde alla zona vicina allo sfintere piloro) La mucosa gastrica produce i succhi gastrici utili per la digestione del cibo. Contestualmente produce del muco che ha la funzione di proteggere la mucosa stessa dall’acido durante la digestione Gastrectomia: […]

28Febbraio
2023
Ernia iatale: eziologia, classificazione, epidemiologia. Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica L’Ernia Iatale è il passaggio patologico di un organo dalla cavità addominale (prevalentemente il fundus dello stomaco) alla cavità toracica, mediante lo iato esofageo. Eziologia Le ernie iatali possono essere congenite o acquisite. C’è una maggiore prevalenza nelle persone anziane. Si ritiene che la debolezza muscolare con perdita di flessibilità ed elasticità, con l’età predisponga allo sviluppo di un’ernia iatale. Ciò può far sì che la parte superiore dello stomaco non ritorni nella sua posizione naturale sotto il diaframma durante la deglutizione. Sono stati identificati altri fattori predisponenti, come la pressione intraddominale elevata. Questo in genere è il risultato di obesità, gravidanza, costipazione cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Trauma, età, precedenti interventi chirurgici e genetica possono anche svolgere un ruolo nello sviluppo di un’ernia iatale. Classificazione Tipo I (ernia da scivolamento): la più frequente, spesso nelle persone obese.Rappresenta oltre il 95% delle ernie iatali ed è presente quando la giunzione gastro-esofagea migra in direzione cefalica atraverso lo iato esofageo, a causa della debolezza della membrana […]

7Marzo
2023
Ernia iatale: Clinica, Diagnosi e Trattamento. Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Ernia iatale: Clinica La manifestazione più caratteristica che si riscontra nell’ernia iatale è il reflusso gastroesofageo, che si manifesta con rigurgito e bruciore di stomaco, esofagite cronica, emorragia digestiva alta, esofago di Barret, Stenosi peptica così come sintomi extra-esofagei che includono tosse, raucedine, sequele polmonari e stenosi laringotracheale I sintomi meno comuni includono disfagia, dolore epigastrico o toracico e persino anemia sideropenica cronica. Le grandi ernie possono presentarsi con dispnea, disfagia, sazietà precoce o rigurgito. Ernia iatale: Diagnosi 1. Rx con Bario (Esofagrogramma): Fornisce informazioni sulla dimensione dell’ernia dello stomaco e sulla posizione della giunzione gastroesofagea. Le ernie iatali possono essere diagnosticate con questo metodo se l’ernia ha una longitude assiale maggiore di 2 cm 2. Manometria esofagea: utile per valutare la funzionalità del cardias tramite la misurazione della pressione dell’interno dell’esofago attraverso l’introduzione di un catetere con un sondino per via nasale. 3. pH metria esofagea delle 24 ore: non è essenziale nella diagnosi di un’ernia iatale, ma è utile nel fornire un’analisi […]