PDTA nei tumori del Colon Retto – Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale – Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma-Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica

Sulla base di un consensus meeting internazionale tenutosi in Slovenia (Dicembre 2005), la definizione di PDTA accettata dall’E.P.A. (European Pathway Association)  è la seguente:

«I PDTA sono una metodologia mirata alla condivisione dei processi decisionali e dell’organizzazione dell’assistenza per un gruppo specifico di pazienti durante un periodo di tempo ben definito

Le caratteristiche includono:

1. Una chiara esplicitazione degli obiettivi e degli elementi chiave dell’assistenza basata su evidenze scientifiche, best practice e aspettative dei pazienti

2. La facilitazione della comunicazione, del coordinamento dei ruoli, e dell’attuazione consequenziale delle attività dei team multidisciplinari di assistenza, dei pazienti e delle loro famiglie

3. La documentazione, il monitoraggio e la valutazione delle varianze e degli outcome

4. L’identificazione delle risorse appropriate.

I PDTA, conosciuti anche come percorsi critici, percorsi assistenziali, percorsi di assistenza integrata, piani di gestione dei casi, percorsi clinici o mappe di assistenza.

Sono utilizzati per pianificare e seguire in modo sistematico un programma di assistenza centrato sul paziente.

L’obiettivo di un PDTA è incrementare la qualità dell’assistenza, migliorando:

• gli outcome del paziente
• promuovendo la loro sicurezza
• aumentando la soddisfazione dell’utenza
• ottimizzando l’uso delle risorse.

OBIETTIVO DI UN PDTA:

Incrementare la qualità dell’assistenza migliorando gli outcome dei pazienti
Promuovere la loro sicurezza
Aumentare la soddisfazione dell’utenza
Ottimizzare l’uso delle risorse.

DEFINIZIONE di Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale

I PDTA sono definiti e periodicamente aggiornati a partire da Linee guida delle Società scientifiche nazionali ed internazionali  e sottoposti periodicamente a processi di Audit.

E’ data indicazione alle Regioni anche per questa prestazione di prevedere apposita voce Visita specialistica multidisciplinare, con la adeguata valorizzazione in base agli standard previsti per la stessa. 

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