La chirurgia addominale. Dott. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica
La chirurgia addominale è quella branca della chirurgia generale che si occupa in modo specifico di tutte le malattie (benigne e maligne) degli organi addominali quali fegato, pancreas, stomaco, intestino tenue e della parete addominale (ernie inguinali, ombelicali, ernie della parete addominale e laparoceli).
E’ ormai da più di un ventennio che l’approccio chirurgico nella chirurgia addominale può essere distinto in due tipi: laparoscopico (o mini invasivo) e laparotomico (mediante un taglio incisionale sulla parete addominale).
La laparoscopia (vlc-videolaparochirurgia) o anche detta celioscopia è una tecnica chirurgica che prevede l’esecuzione di un intervento chirurgico addominale senza apertura della parete.
Essa sfrutta, come nell’endoscopia, uno strumento dotato di una telecamera che trasmette a un monitor le immagini dall’interno dello spazio esaminato.

Attraverso dei piccoli fori effettuati nella parete addominale si inseriscono delle canule (trocars) dentro cui si inseriscono dei sottili strumenti chirurgici quali pinze, forbici, suturatrici, porta aghi, ecc.
Per fare tutto ciò è fondamentale introdurre un gas (CO2) all’interno dell’addome (peritoneo) tale da creare uno spazio tra la parete addominale e gli organi ivi compresi (pneumoperitoneo) per poter manovrare gli strumenti.
DEFINIZIONE DI LAPAROTOMIA

Con il termine “laparotomia” si intendono le tecniche chirurgiche che si esplicano attraverso un’incisione lungo la parete addominale.
Tale incisione misura di solito da 4 a 12 pollici: può essere effettuata orizzontalmente o verticalmente fino all’ombelico a volte attorno ed oltre. In ogni caso l’incisione si estenderà nello spessore della parete addominale e durante l’intervento sarà tenuta aperta con valve metalliche, permettendo così al chirurgo di utilizzare entrambe le mani e gli strumenti all’interno della cavità addominale.
NOTE
L’incisione della parete addominale è responsabile del dolore post operatorio riferito dalle pazienti, di un più lungo ricovero (circa 5 o 6 settimane) e di un significativo numero di complicanze post intervento.
Per tale motivo spesso sono necessarie dalle 4 alle 6 settimane per ottenere guarigione completa e quindi per permettere alle pazienti di tornare alle normali attività.
Uno fra i maggiori vantaggi della chirurgia laparoscopica è proprio quello di evitare grosse incisioni e complicanze associate.
La chirurgia addominale detta “a cielo aperto” consiste nell’apertura della cavità addominale mediante incisione della parete addominale che, a seconda del tipo d’intervento chirurgico e della patologia da trattare, può essere eseguita con incisione trasversale (incisione sovrapubica sec Pfannenstiel o sec Joel Coein) o longitudinale.
Per via laparotomica vengono comunemente eseguiti gli interventi di isterectomia semplice e/o allargata, con linfoadenectomia per patologia neoplastica.
Inoltre, sempre per via laparotomica, si eseguono interventi di isterectomia per fibromatosi uterina, miomectomie, asportazioni di cisti ovariche complesse, interventi ricostruttivi, per malformazioni dell’apparato genitale, tagli cesarei, sacropessia per prolassi e colposospensioni in donne giovani.
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