Ernia iatale: eziologia, classificazione, epidemiologia. Dr. Alessandro Arturi chirurgo addominale a Roma Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica
L’Ernia Iatale è il passaggio patologico di un organo dalla cavità addominale (prevalentemente il fundus dello stomaco) alla cavità toracica, mediante lo iato esofageo.
Eziologia
Le ernie iatali possono essere congenite o acquisite. C’è una maggiore prevalenza nelle persone anziane.
Si ritiene che la debolezza muscolare con perdita di flessibilità ed elasticità, con l’età predisponga allo sviluppo di un’ernia iatale. Ciò può far sì che la parte superiore dello stomaco non ritorni nella sua posizione naturale sotto il diaframma durante la deglutizione.
Sono stati identificati altri fattori predisponenti, come la pressione intraddominale elevata. Questo in genere è il risultato di obesità, gravidanza, costipazione cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Trauma, età, precedenti interventi chirurgici e genetica possono anche svolgere un ruolo nello sviluppo di un’ernia iatale.
Classificazione
- Tipo I (ernia da scivolamento): la più frequente, spesso nelle persone obese.
Rappresenta oltre il 95% delle ernie iatali ed è presente quando la giunzione gastro-esofagea migra in direzione cefalica atraverso lo iato esofageo, a causa della debolezza della membrana frenoesofagea di Laimer-Bertelli in concomitanza con l’aumento della pressione addominale durante uno sforzo, colpo di tosse, sollevamento delle gambe, stipsi, o durante la posizione sdraiata. Sono note per la loro frequente associazione con MRGE. Anche associati a gradi più gravi di esofagite e all’esofago di Barrett.
La presenza di un ernia iatale da scivolamento di tipo I, non constituisce di per sé un’indicazione alla riparazione chirurgica. In effetti, molti pazienti non presentano sintomi e non richiedono pertanto, alcun trattamento.


- Tipo II : è un’ernia iatale paraesofagea, che si verifica quando parte dello stomaco (generalmente il fundus) migra nel mediastino parallelamente all’esofago attraverso il difetto iatale.
A differenza dell’ernia da scivolamento, la giunzione gastroesofagea rimane in sede intraaddominale. Frequentemente è associata a sintomi di ostruzione gastroesofagea (disfagia, senso di sazietà precoce e dolore epigastrico). Tuttavia possono anche essere associate a MRGE.
- Tipo III: anche detta ernia mista, in cui sia la giunzione gastroesofagea che una parte dello stomaco sono migrati nel mediastino.


- Tipo IV: lo stomaco, così come un organo aggiuntivo come il colon, l’intestino tenue o la milza, migrano nel torace. Questo tipo di ernia ha una sintomatologia cardio-respiratoria importante
Epidemiologia
L’incidenza delle ernie iatali aumenta con l’età. Circa il 55% -60% delle persone di età superiore ai 50 anni ha un’ernia iatale.
Maggiore prevalenza nelle donne (associato all’aumento della pressione intraaddominale durante la gravidanza).
Sono più comuni nell’Europa occidentale e nel Nord America. Rare nell’Africa rurale.
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